LA RESIDENZA EMILIO BERNARDELLI

 

cenni storici

La Residenza “Emilio Bernardelli” è sorta nel 1996 su iniziativa dell’omonima Fondazione il cui statuto annovera tra gli scopi:  

  • l’affermazione della dignità delle persone anziane attraverso lo sviluppo di un metodo di assistenza globale, sanitaria, psicologica e sociale per il miglioramento e il mantenimento delle capacità residue;

  • la realizzazione di iniziative di studio e di ricerca per la prevenzione e la cura delle patologie acute e croniche dell’anziano e dei fattori determinanti l’invecchiamento e le demenze;

  • l’organizzazione di giornate di studio e di incontri di aggiornamento del personale sanitario, parasanitario e riabilitativo dedito all’assistenza degli anziani;

  • la formazione di iniziative a sostegno e supporto delle organizzazioni di volontariato.

   

La “mission” Aziendale della RSA “Emilio Bernardelli” è quella di favorire il miglior livello possibile di qualità della vita per ciascun ospite e di ricreare un ambiente familiare  dove le persone anziane possano sentirsi accolte e comprese nei loro bisogni.

Per  questo è necessario non solo “curare”, cioè fornire prestazioni sanitarie assistenziali e riabilitative adeguate ma “prendersi cura” della persona nella sua globalità, privilegiando l’ascolto, il dialogo, l’accudimento e la relazione di aiuto.  

 

La struttura oggi  

La Residenza “Emilio Bernardelli” ha ottenuto l’autorizzazione permanente al funzionamento con provvedimento della Provincia di Milano n°33475/122/792 del 13/02/1997. I posti letto accreditati per anziani non autosufficienti totali e parziali sono 119.

La Fondazione Bernardelli ha gestito la RSA dalla data di inizio dell’attività e fino al 31/12/2001.  

Dall’01/01/2002 l’ente gestore della Residenza è la Clinica San Carlo – Casa di cura Polispecialistica S.p.A.

 

Gli obiettivi, le strategie generali ed il piano organizzativo vengono individuati e definiti dalla Presidente e dal Direttore Generale che è coadiuvato dal Direttore Amministrativo.

All’interno della Residenza, opera un gruppo di lavoro, formato da Medico Responsabile, Caposala, Referente Amministrativo e Referente Qualità che, oltre alle specifiche funzioni assegnate a ciascuno, svolge nei confronti degli organi direzionali un ruolo di analisi e controllo del funzionamento della struttura elaborando proposte finalizzate al miglioramento ed alla razionalizzazione dei servizi erogati, all’utilizzo ottimale delle risorse, all’aggiornamento e riqualificazione del personale, nonché alla realizzazione di progetti di sviluppo.

Gli altri Servizi Generali (Economato, Ufficio Tecnico, Gestione delle Risorse Umane, Gestione delle Risorse Economiche - Finanziarie), a ciascuno dei quali è preposto un responsabile, svolgono la loro attività, secondo le direttive degli organi di gestione, a favore sia della struttura che della Clinica San Carlo.

 

 

 

DOVE SIAMO

 

Indirizzo

Via Maresciallo Giardino, 20 - 20037 Paderno Dugnano - MI 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

come raggiungerci:

  • Superstrada Milano Meda – uscita Paderno Dugnano ;

  • Strada Statale 35 dei Giovi;

  • Autostrada Milano – Venezia, uscita Cormano direzione Como;

  • Tangenziale nord A52 (tang. est) direzione Como - Meda;

  • Ferrovie Nord Milano direzione Seveso - Meda, stazione di Paderno Dugnano;

  • Tramvia Milano Farini – Limbiate Mombello;

  • Da Paderno Dugnano autobus comunale Linea rossa,

    fermata Via L. Da Vinci (ospedale).  

 

 

LA CARTA DEI SERVIZI

 

Per scegliere bisogna conoscere

La carta dei servizi della Residenza Sanitaria Assistenziale “Emilio Bernardelli” non è solo un obbligo di legge; è uno strumento informativo, una guida attraverso la quale l’anziano e i suoi familiari possono conoscere i nostri servizi, i nostri obiettivi e le nostre modalità di lavoro.

La carta dei Servizi rappresenta il primo strumento attraverso il quale inizia il dialogo con i potenziali fruitori della nostra struttura: non è solo un elenco di prestazioni ed attività ma un’affermazione di principi che stanno alla base del nostro operare. È un “patto” che lega persone anziane, familiari e operatori e segna l’inizio di un rapporto di collaborazione reciproca per favorire il maggior “ben-essere” possibile e una “vita di qualità”.

 

I principi fondamentali

I principi ai quali ci ispiriamo sono:

  • il rispetto della dignità della persona anziana e la possibilità di mantenere i legami familiari;

  • l’uguaglianza e l’imparzialità  nell’erogazione delle cure socio-sanitarie e riabilitative;

  • la continuità e la regolarità delle prestazioni;

  • il diritto di accesso alle informazioni che riguardano l’ospite e la partecipazione ai servizi erogati;

  • il diritto alla privacy;

  • efficacia ed efficienza;

  • l’attenzione agli ospiti ed ai familiari considerati  importanti interlocutori in un’ottica di  una gestione partecipata alle attività della struttura.

standard di qualità

La carta dei servizi è espressione dell’impegno al miglioramento dell’organizzazione e della qualità dei servizi erogati nell’ottica della soddisfazione dell’utente/cliente (persona anziana, famiglia, comunità).

È necessario monitorare costantemente il sistema di erogazione dei Servizi offerti, raccogliere e restituire dati utili sulle caratteristiche degli utenti, sul grado di dipendenza, sui loro bisogni sanitari e assistenziali, sulle prestazioni erogate da ciascuna unità organizzativa, sull’applicazione dei protocolli di lavoro  e delle linee guida.

A tale scopo è stato introdotta la figura del Referente istituzionale per il controllo e la rilevazione della “Qualità”.

Per raggiungere gli obbiettivi prefissi è necessario il contributo e la condivisione di molti: personale, volontari, familiari, che con i loro reclami, i loro suggerimenti, le loro idee ci aiutano a riflettere e a interrogarci per migliorare.

 

Gli  obiettivi sui quali concentreremo il nostro lavoro sono:  

  • il miglioramento della personalizzazione degli interventi professionali;

  • lo sviluppo dell’integrazione tra le diverse figure professionali;

  • il miglioramento dei processi di comunicazione e di relazione tra operatori, utenti, familiari;

  • la partecipazione di utenti e familiari al miglioramento del servizio;

  • individuazione di strumenti per il monitoraggio e la valutazione della qualità.

Tutela e partecipazione

All’ospite è garantita la tutela di alcuni diritti fondamentali:

  • diritto di essere ascoltata, accudita, curata e di sentirsi accolta nel rispetto della sua individualità e dignità;

  • diritto di essere aiutata a conservare le sue capacità residue ;

  • diritto di mantenere i legami affettivi che si è costruito prima dell’ingresso nella struttura e di sviluppare nuove relazioni;

  • diritto ad esprimere i suoi bisogni e di essere aiutata a coltivare i suoi interessi;

  • diritto ad esprimere il consenso informato alle cure.

A fronte di questi diritti viene richiesto agli ospiti e/o ai loro familiari il dovere di collaborare con i medici e il personale per rendere più efficace la cura e l’assistenza e di rispettare le esigenze degli altri ospiti nonché i regolamenti interni della residenza.  

 

La struttura garantisce la funzione di tutela nei confronti dell’utenza attraverso il referente del Servizio Psicosociale.

Il servizio è:

  • un punto per conoscere e tutelare i propri diritti;

  • un servizio per la ricezione di reclami e suggerimenti utili;  

  • un ufficio per rispondere ai disagi;  

  • uno sportello per aiutare a conoscere ed usufruire al meglio dei servizi;

  • un impegno per garantire trasparenza e partecipazione.

 

Come rivolgersi al Servizio Psicosociale:

Personalmente in ufficio dal lunedì al venerdì o su appuntamento

   Tel. 02.99038394

   Fax 02.9186247

   E-mail: segreteria.residenza@clinicasancarlo.it

 

La funzione di partecipazione si realizza attraverso forme di coinvolgimento degli ospiti e dei familiari. In particolare, è prevista:  

  • la somministrazione annuale di un questionario per la verifica della qualità sui servizi erogati rivolta ai familiari degli ospiti;

  • interviste sul grado di soddisfazione degli ospiti;

  • osservazioni dirette attraverso gruppi di monitoraggio;  

  • promozione di momenti di incontro strutturanti con i familiari per l’analisi e la soluzione di problemi comuni.